Denim in chiave sartoriale
14/10/2024
Chi l’avrebbe mai detto che gli imballaggi in plastica - progettati per tutelare e conservare un prodotto - avrebbero finito per diventare tra i principali nemici dell’ambiente? Eppure ogni anno quantità impressionanti di rifiuti si disperdono negli oceani, danneggiando la fauna acquatica e mettendo a repentaglio la salute stessa degli individui.
Oggi però le cose stanno cambiando: la necessità di correre ai ripari e la consapevolezza ambientale dei consumatori stanno spingendo molti brand a trovare delle alternative alla plastica monouso, anche nel settore del fashion. La moda sostenibile non sta dando vita solo a nuove collezioni etiche, ma sta impiegando dei packaging eco friendly per intraprendere la strada verso un consumo più consapevole!
Problematiche ambientali nel settore della moda: non solo fast fashion
Negli ultimi decenni il settore moda è cambiato così drasticamente da modificare la percezione stessa che il consumatore ha di un capo d’abbigliamento. Gli effetti della moda rapida - la cosiddetta fast fashion - sono oggi sempre più evidenti e rendono necessario offrire nuovamente un abbigliamento sostenibile e riformulare il concetto stesso di capo moda, riportandolo a ciò che era un tempo: un prodotto da usare, non da consumare e gettare via.
Perché il packaging tradizionale è dannoso per l’ambiente?
La massiccia diffusione della moda usa e getta non ha impattato sull’ambiente solo per quanto riguarda la realizzazione di capi d’abbigliamento con materiali e tinte a basso costo, ma ha anche alimentato la produzione di packaging, pensato per tutelare il prodotto durante la vendita in negozio e online.
Parlare di packaging tradizionale, significa però anche parlare di una grande produzione di plastica, e - di conseguenza - di rifiuti inquinanti, causati da materiali di riempimento, grucce, etichette, shopper, scatoloni, polybag e molti altri imballaggi monouso, dal ciclo di vita breve e destinati a divenire presto un rifiuto dannoso per l’ambiente.
Invertire la rotta però è possibile: da un lato il consumatore desidera sempre di più adottare soluzioni d’acquisto alternative per tutelare il Pianeta, dall’altro i brand vogliono offrirgliele. È così che molti marchi di moda hanno capito di avere una grande responsabilità, quella di cambiare le cose con un packaging sostenibile!
Verso un packaging a basso impatto ambientale
La plastica monouso è un materiale che fa parte delle vite di tutti, con un’incidenza che può cambiare in base alle abitudini. Anche nella moda slow, che abbraccia la tradizione sartoriale, è difficile rinunciare totalmente a questo prodotto, che viene utilizzato per la creazione di packaging di vario tipo. Un percorso che porta a seguire la strada della sostenibilità nella moda non prescinde tuttavia da una rivoluzione anche in questo senso, optando per materiali riciclati e riciclabili, per imballaggi in bioplastica o provenienti da rifiuti rigenerati, da confezioni in carta certificata, sacchetti biodegradabili o di origine organica, packaging in legno e molto altro.
La conversione del packaging monouso sta avvenendo per esempio modificando la composizione dei classici copriabiti in polietilene, utilizzate soprattutto per conservare gli abiti e le giacche. Molti brand - incluso il nostro, L.B.M. 1911 - hanno iniziato a utilizzare polybag in plastica rigenerata e riciclabili.
Qualcosa di simile sta avvenendo per le grucce, solitamente realizzate in plastica usa e getta, ma ora sempre più coinvolte in questa rivoluzione green. Nel caso di L.B.M. 1911, le classiche grucce in legno - più sostenibili rispetto alla plastica monouso - sono state soppiantate da nuove grucce innovative, composte da un misto di legno e plastica, non solo 100% riciclate, ma anche totalmente riciclabili. Come molti altri brand, anche noi abbiamo deciso di migliorare ulteriormente le nostre shipping box, oggi realizzate in materiale ecosostenibile, completamente privo di plastica!