Il concetto layering nella moda Uomo: come vestirsi a strati con classe

23/10/2023

Alcuni lo definiscono “vestirsi a cipolla”, ma il layering è molto di più di questo. È l’arte di saper abbinare tra loro con coerenza capi d’abbigliamento e accessori per adattarsi alle condizioni metereologiche, creando un outfit equilibrato e funzionale, dal primo all’ultimo strato. 

Tra le nuove collezioni della moda uomo di questa stagione, il layering è di tendenza, non solo perché con i primi freddi autunnali il look a strati può rivelarsi fondamentale, ma anche perché esso ti consente di lasciar spazio alla fantasia negli abbinamenti, dando vita a soluzioni accattivanti o eleganti, a seconda dell’occasione! 



Cos’è il layering e in cosa consiste?


Nel layering utilità ed estetica vanno a braccetto. Vestirsi a strati è cruciale durante le mezze stagioni, quando le condizioni climatiche possono variare di ora in ora ed è necessario proteggersi dagli sbalzi termici

Per questo motivo, questi outfit sono apprezzati soprattutto durante i periodi di passaggio, come primavera e autunno, ma anche vestirsi a strati in inverno è una mossa saggia soprattutto quando si passa dal freddo dell’esterno al calore di un ambiente interno, e viceversa. 


Non va però sottovalutato il ruolo estetico di questa tendenza, che rappresenta l’occasione ideale per sperimentare un po’ con gli accostamenti, osando in base al grado di formalità del contesto. Impiegare la fantasia non significa però che puoi procedere totalmente a ruota libera, poiché un layering ben fatto segue alcune piccole regole di bon ton. 


In linea di massima il layering nella moda si basa su 3 livelli principali


  1. 1. Strato inferiore: rappresentato da una maglietta o una camicia. 
  2. 2. Strato di mezzo: solitamente un maglioncino, un cardigan o una felpa. 
  3. 3. Strato superiore: una giacca dalla pesantezza variabile. 

Non è necessario però fermarsi qui. Puoi aggiungere altri livelli a seconda delle necessità e delle preferenze, contemplando per esempio t-shirt, gilet, blazer e overshirt.

Strati, lunghezze e materiali: le regole base del layering


Il primo passo per dare vita a un layering look ben progettato è tenere conto del livello di formalità del contesto. È inoltre importante rispettare criteri di comfort e praticità. Nel caso ti trovassi a dover togliere o rimettere alcuni capi, per esempio, dovresti essere in grado di farlo in modo agevole. Per questo motivo si sconsigliano elementi caratterizzati da aperture troppo complesse


Altre regole di stile molto importanti sono le seguenti: 


  1. 1. Presta attenzione all’equilibrio tra tessuti sottili e tessuti pesanti: non esagerare con la stratificazione (meglio fermarsi al 4° o 5° strato) ed evita di associare tra loro capi troppo ingombranti. Puoi iniziare da uno strato più interno, rappresentato da un capo intimo o da una semplice t-shirt sottile. Gli strati successivi prevedono solitamente una camicia o un elemento di maglieria, come maglie a maniche lunghe o maglioncini con scollo rotondo o turtleneck (un must have della stagione!).

  1. 2. Scegli tra capospalla unico o doppio: si prestano bene al primo caso una giacca sahara adatta alla stagione autunno-inverno (per esempio in velluto e con tonalità calde) per un look più rilassato, e una giacca in jersey o in lana monopetto o doppiopetto per un tocco di eleganza in più.
    Nel secondo caso invece è meglio stratificate due giacche di spessore diverso, più leggera quella interna - che può essere per esempio un’overshirt - e più pesante quella esterna. 

  1. 3. Gioca con lunghezze e materiali diversi: lo strato esterno dovrebbe essere più lungo di quello interno, con materiali e texture che vanno dal più leggero al più pesante. Si parla dunque di cotone sottile per i capi più a contatto con la pelle, cotone, denim e lana leggera per gli strati di mezzo (o seta, per le occasioni più formali), velluto e lana dallo spessore maggiore per quelli esterni. Soprattutto nei contesti eleganti è bene non esagerare con i materiali lucidi.

  1. 4. Prova ad abbinare un gilet: nel layering questo capo moda è molto utilizzato sia in contesti eleganti che casual, grazie alla sua innata capacità di adattarsi a elementi e situazioni diverse. In un look rilassato, il gilet può diventare il pezzo forte di uno spezzato con camicia leggermente sbottonata e senza cravatta, magari anche con un paio di jeans regular fit. Nulla vieta - in un outfit che tende allo street style - di indossarlo anche sopra una semplice t-shirt, sotto a una giacca casual.
    In contesti più eleganti, invece, il panciotto (monocolore o con pattern, a patto che siano sobri) aggiunge un tocco di classe in un completo tre pezzi, con camicia, cravatta e giacca. Un look ancora più curato può essere ottenuto con una pochette da uomo infilata nel taschino della giacca. 


Come stratificare colori, pattern e accessori


Il layering nell’abbigliamento è un gioco di stile e fantasia, ma è importante mantenere l’equilibrio anche nell’accostamento tra colori e pattern diversi. In contesti casual puoi prenderti qualche libertà in più, mentre situazioni più formali richiedono un grado più alto di sobrietà, secondo queste 3 indicazioni: 


  1. - Non esagerare con i colori: soprattutto nei look eleganti è importante utilizzare tonalità discrete, sovrapponendo al massimo due colori. All’interno dello stesso look si consiglia di non utilizzare più di un colore acceso, optando il più possibile per colori neutri. La disposizione dei colori va solitamente dal più chiaro (strato interno) al più scuro (strato esterno)

  1. - Bilancia pattern diversi: puoi puntare totalmente sul monocolore - con sfumature diverse per diversificare gli strati - oppure optare per delle fantasie. Anche in questo caso c’è un ordine preciso da seguire, posizionando verso gli strati interni i pattern meno elaborati e verso l’esterno quelli più particolari.
    I capispalla in tweed o con pattern finestrato vanno per la maggiore in questa stagione, ottimi per dare vita a un look curato, ma dinamico e non troppo impostato. Solo per gli outfit totalmente casual si può osare un po’ con le fantasie. 

  1. - Infine, gli accessori: aggiungili per ultimi in base al resto dell’outfit. Sciarpe e cappelli di lana si adattano sia agli stili casual che a quelli che tendono all’eleganza, mentre cravatte, sciarpe in seta e fazzoletti da taschino sono delle ottime scelte per aggiungere un tocco di formalità in più.